martedì 20 febbraio 2007

Nota sui fosfati

Per accrescersi le alghe che vivono in ambiente acquoso hanno bisogno di almeno 18 elementi. Elencati nell'ordine delle quantità necessarie essi sono: carbonio, azoto, potassio, fosforo, zolfo, sodio, silicio, calcio, ferro, vanadio, boro, molibdeno, manganese, zinco, cadmio, rame, cobalto e cloro. La domanda dei vari elementi non è uniforme: mentre occorrono grandi quantità di carbonio sono sufficienti tracce di cobalto. Eppure, se uno qualunque di questi elementi non è presente nella quantità indispensabile allo sviluppo della pianta, la crescita risulterà inibita. Questa particolare sostanza "in difetto" diventerà l'elemento limitante dell'accrescimento delle piante. Un alga media utilizza 106 atomi di carbonio per ogni 16 di azoto e ognuno di fosforo in un rapporto 106:16:1.

L'idea di controllare di preferenza il fosfato non è infondata perché la CO2 è comunque presente nell'aria e nei laghi in conseguenza della decomposizione dei materiali organici ad opera dei batteri di ogni genere. L'afflusso di azoto d'altro canto è difficile a controllarsi perché alcune alghe sono in grado di trarlo direttamente dall'aria.

Il fondo

Iniziamo dal fondo escludendo l'eventualità di cavetti riscaldanti o filtri sotto-sabbia.

In un suo blog Dusko Bojic ribadisce la necessità di un fondo ricco di ferro (preso come riferimento per gli altri elementi traccia) come prerequisito di un acquario con abbondanza di piante e scarsità di alghe. Giustifica questa affermazione in base alla migliore capacità delle piante di assorbire questi nutrienti dal fondo rispetto alle alghe che sono più competitive quando tali elementi sono messi a disposizione in forma liquida. Questo farebbe pendere la scelta verso fondi molto nutrienti.
Per contro in base ad alcune considerazioni ed esperienze Tom Barr esclude la necessità di fondi ricchi di ferro per tenere lontane le alghe in quanto fa derivare la presenza di alghe dall'eccesso di ammoniaca e dalla scarsità di un nutriente rispetto agli altri.
Sicuramente l'affermazione di Bojic se reale è valida solo per le piante che si ancorano e traggono nutrienti dal fondo. In questo momento nel progetto il numero di tali piante è inferiore a quelle che traggono i nutrienti direttamente dall'acqua (microsorum, lemna minor e vesicularia).
La scelta quindi dovrà tenere conto anche di altri elementi, per esempio in base a quanto affermato in vari forum sembra che i fondi commerciali come Seakem Fluorite, ADA Aquasoil o Akadama pura tendano a favorire l'emissione di radici e quindi l'attecchimento delle piante.
Viene in genere sconsigliata la sabbia fine per il rischio di creare zone anossiche (con carenza di ossigeno e possibile presenza di gas tossico) dovute alla compattazione del fondo. E' comunque vero che tale rischio dovrebbe essere di molto diminuito dalla presenza delle radici delle piante stesse che attuano scambi gassosi con il fondo.

L'obiettivo:

Il nuovo acquario è una vasca da 120 l lordi. Con filtro interno e riscaldatore in dotazione. Il tutto è ancora imballato e lo sarà per alcuni mesi (problemi di spazio) quindi approffitterò di questo tempo per progettare l'allestimento.

L'idea è quella di una vasca con piante e pesci in stile Amano. Biotopo pseudo-amazzonico.
Come pesci ipotizzo:

  1. Una "coppia" di scalari,
  2. una ventina di cardinali,
  3. una ventina di caridina o neocaridina
  4. 4 esemplari di otocinclus
  5. i miei 2 coridoras
Come piante recupererò almeno quelle dell'acquario attuale:
  1. microsorum pteporus
  2. vesicularia dubyana
  3. eleocharis
si vedrà il resto.

L'arredamento non è ancora deciso (tronchi o pietre), il fondo nemmeno.
La vasca avrà caratteristiche low-tech anche se ciò contrasta con l'obiettivo sul layout. Vorrei puntare su cambi d'acqua ridotti e una crescita delle piante non troppo spinta...

Formule sempre utili

Durezza dell'acqua:
Da un post del forum Aquagarden:

1 °dGH = 7,158 mg/l di Ca++
oppure:
1 °dGH = 4,341 mg/l di Mg++
Dato il valore del GH se sottrai la parte dovuta al calcio ottieni la parte dovuta al magnesio (e viceversa)
Per esempio: se hai dGH=10 e Ca++=50mg/l allora la parte del GH dovuta al calcio è 50/7.158=6,99°dGh
Quindi la parte del Gh dovuta al magnesio ° 10-6,99=3,01°dGh
Quindi la concentrazione del magnesio ° 3,01*4,341=13 mg/l

1° dkH = 21.8 mg/litro di HCO3-

Da Wikipedia:
La durezza viene generalmente espressa in gradi francesi (°F), dove un grado rappresenta 10 mg di carbonato di calcio (CaCO3) per litro di acqua (1°F = 10 mg/l = 10 ppm - parti per milione). Alternativamente è possibile esprimere il risultato come milligrammi di carbonato di calcio per litro di acqua. Il grains è un'unità di misura corrispondente a 64,8 mg di carbonato di calcio.
Altre unità di misura della durezza sono i gradi tedeschi (°T) con 1°T = quantità di sali equivalenti a 10 mg/l di ossido di calcio CaO (1°T = 1,79°F), i gradi °USA dove 1°USA = 1 mg/l di carbonato di calcio (1°USA = 1,71°F), (anche grains/galls) i meq/l e le ppm di carbonato o ossido di calcio.



Fattori di conversione:
1ft=30,48 cm
1G (us) = 3,785 l
1G (gb) = 4,546 l

CO2 nell'acqua:
Da Chuck's planted aquarium pages la quantità di CO2 disciolta nell'acqua è indipendente dal valore di partenza del Kh (tranne che agli estremi della scala) ed è data da:
CO2 (in PPM) = 3 * KH * 10( 7-pH )
quindi
pH=7,5+Log(KH)-Log(ppmCO2)

L'inizio

Inizio questo blog per me: come un agenda in cui prendere degli appunti sull'avvio e sullo sviluppo del mio nuovo acquario.
Se qualcuno troverà qualche spunto interessante ben venga, i commenti sono ben accetti.