giovedì 13 settembre 2007

Carenze nutrizionali

Tempo fa sul Forum di Acquagarden nel thread relativo alle carenze nutrizionali avevo postato un paio di foto ipotizzando delle deficienze macro-nutrienti da una parte e un eccessivo deposito di carbonati (polvere bianca) dall'altra. La polvere bianca indicava probabilmente che approfittando della durezza elevata dell'acqua le piante stessero tentando di sopperire alle carenze di CO2. Citando una risposta ricevuta nel forum “alcune piante in natura sono in grado acquisire la CO2 dal CO3H, polarizzando le foglie, acidificano la parte inferiore in modo da aumentare la CO2 e basificano la parte superiore, causando dei depositi”

Entrambi i sintomi affliggevano le microsorum pteporus mentre l'afflosciarsi della cabomba sembrava riconducibile alle sole carenze di nutrienti.

La vittima è un vecchio acquario attivo dal 2000 (dovrebbe ormai essere dismesso ma non ho avuto il tempo per avviare la nuova vasca) di 36 l netti con una illuminazione da 8w e CO2 DIY. Nitrati, nitriti, Fe totalmente assenti e PH fisso a 7,2. Acqua dura! Cambi 5l/settimana con acqua biocondizionata.
Concimazioni settimanali con concime Florena della Sera e Fe liquido. Mensili con le pastigliette della Sera (Florenette A).
Presenti nella vasca 3 Cory e 1 caridina (carico organico nullo).

Nelle condizioni suddette oltre ad un primo deperimento delle piante era evidente una totale assenza di alghe.

A partire da questa situazione
- Ho aumentato le concimazioni e non ho visto alcuna variazione.
- Ho spostato il neon sul davanti (sopra il cespuglio di Cabomba) e la cabomba è guarita o quasi; non è rigogliosa ma sicuramente nemmeno floscia come in precedenza. Nei punti più vicini alla luce sta bene anche se le foglie sono piccole rispetto a quelle viste in altri acquari.
- Ho interrotto la CO2 e le piante SI SONO RIPRESE tutte.

Quindi luce e CO2 sembrano ancora fondamentali ...

A questo punto galvanizzato dai miglioramenti ho aggiunto 6 cardinali e 3 chioccioline malesi (Melanoides tuberculata).


Due giorni dopo ho iniziato a dosare una goccia di fertilizzante giornaliero (JBL Ferropol 24).

Dopo ulteriori tre giorni dopo avevo le prime alghe sul vetro....

Non penso che il carico organico aggiunto dai 6 cardinali sia eccessivo quindi presumo che il fertilizzante giornaliero abbia un effetto bomba nel mettere a disposizione nutrienti in eccesso.

Le variazioni di cui accennavo sono tutte misurate in mesi tranne l'osservazione sulla immediata comparsa delle alghe che proprio per la sua velocità mi ha lasciato sorpreso.


I limiti dell' impianto di serie in wattaggio e scarsa espandibilità è proprio il motivo che mi ha spinto ad acquistare il nuovo acquario (da 120l) che monta neon standard (questo ha i neon piccoli). Preferisco non investire ulteriormente su questo acquario che al momento mi serve solo per far sopravvivere piante e pesci in attesa del nuovo alloggio.
E' chiaro che per me "sopravvivere" significa comunque farli stare al meglio quindi i miei sforzi nei loro confronti non calano.

Dopo avere lasciato stabilizzare il sistema, senza modificare la quantità di luce e il regime di fertilizzazione, ho reintrodotto la CO2 DIY.
Come si può vedere dall'immagine che allego, la pianta ha aumentato la distanza degli internodi.

I tempi di risposta sono stati di un paio di giorni, dopo tale periodo la pianta ha iniziato ad accelerare la crescita e cresce di un internodo a settimana.

Per 2 settimane la crescita è continuata senza mostrare deficienze di alcun tipo anzi la pianta sotto osservazione mostra un deciso irrobustimento. Nel frattempo i parametri fisici della vasca sono rimasti invariati.

Poiché la lunghezza degli internodi a mio parere indicava comunque una scarsità di luce, dopo le due settimane di cui sopra ho introdotto una parabola sopra al neon da 8W. Tale parabola, decisamente artigianale, è costituita da un tubo di cartone rivestito di carta d'alluminio per alimenti ed ha avuto l'effetto di aumentare drasticamente la quantità di luce (ad occhio l'impressione era di avere quasi il doppio di luce).

Dopo due settimane da tale modifica la crescita della pianta si è ridotta leggermente (minore distanza fra gli internodi) ma la pianta stessa si è irrobustita in maniera notevole.
La differenza del fusto fra prima e dopo e di un diametro doppio e visibilmente più robusto. Le foglie sono notevolmente ingrossate (erano quasi più belle prima dal punto di vista estetico).
Concludo osservando quindi che in base ai test ritengo nociva l'introduzione di CO2 in acquari con scarsa luminosità e che con un po' di carta di alluminio a volte si fanno miracoli :-)