lunedì 30 novembre 2009

Modifiche e nuovi inquilini

Settimana molto intensa di lavori nell'acquario...
All'inizio della scorsa settimana ho tagliato i muschi infestati da alghe filamentose ottenendo un doppio beneficio:
- la scomparsa totale di queste alghe
- un miglioramento del layout


Chiaramente le alghe sono scomparse completamente non solo per il taglio eseguito ma anche per tutti gli interventi di pulizia e correzione del piano di fertilizzazione.

Il risultato mi ha invogliato a portare avanti il progetto al quale manca un prato di primo piano. Dopo aver provato a realizzarlo con l' Utricularia graminifolia, l'Hemianthus callitricoides e Lilaeopsis brasiliensis che sono letteralmente implose ho deciso di provare l' Eleocharis parvula.
Purtroppo nei negozi vicino a casa ho trovato disponibile solo Eleocharis acicularis che cresce fino a 15 cm invece che fino a 7 cm circa come la parvula.
Essendo comunque una pianta che supporta egregiamente le potature ho acquistato comunque un vasetto per vedere se riuscivo a coltivarla nel mio acquario.



Se l'esperimento riesce niente impedisce di sostituirla con la parvula...


Ecco le caratteristiche di questa pianta con alcuni commenti raccolti su vari siti:

Eleocharis acicularis (Tropica No. 133)
Famiglia: Cyperaceae
Provenienza: Cosmopolita
Altezza: 10-15 cm

Larghezza: 5+ cm
Luce: media-molto intensa

Temperatura: 15-25 °C

Durezza: Molto dolce - dura

pH: 5-8
Crescita: Media

Pianta semi-emersa dalle lunghe foglie sottili di colore verde chiaro, necessita una buona e costante fertilizzazione del terreno e CO2. Tenerla alta 4 cm significa ottenere un prato fitto e compatto. In Eleocharis acicularis [...] non scendere sotto i 6 cm per ottenere l'effetto ondulante degli steli. Per i primi piani meglio Eleocharis parvula.

Ecco la pianta dopo la pulizia e l'estrazione dal vasetto:


Mentre ero nel negozio sono stato attirato da una vasca di Tetra testa rossa che venivano venduti per Petitella Georgiae. Essendo un bel po' che cercavo questo tipo di tetra non ci ho pensato su molto ed ho acquistato tutto il gruppo di 7 pesci.
Ero già informato sul fatto che di questo tipo di tetra ne esistono tre specie quasi identiche e che Petitella non è quella più facilmente reperibile.
Quindi quando sono arrivato a casa ho confrontato i pesci da me acquistati con la documentazione in mio possesso di cui si può trovare una traduzione nel sito di Vergari e sono convinto che i pesci da me acquistati siano Hemigrammus bleheri.


Ecco la loro scheda:

Hemigrammus bleheri Géry & Mahnert, 1986
Tetra testa rossa
Lungh. Max: 3.6 cm SL
Ambiente: Bentopelagico; acque dolci;
pH: 5.0 - 6.0;
dH: 5 - 12
temp: 23°C - 26°C
Distribuzione: Sud America: Rio Negro e affluenti del fiume Meta.

Il risultato dopo avere introdotto le nuove piante e i nuovi pesci nell'acquario è estremamente piacevole.

L'acquario sembra molto più naturale e rilassante.

martedì 10 novembre 2009

Analisi del layout

Volendo migliorare il layout dell'acquario ho tentato di fare un analisi di quello esistente.
Per fare questo ho imitato la tecnica di analisi descritta nel blog Aquatic Eden.
Prima di analizzare il layout attuale ho voluto riprendere il progetto iniziale per poter confrontare gli scostamenti dall'idea di base...


Il progetto iniziale prevedeva una forma decisamente triangolare creato con l'aiuto di un misto di legni e rocce. La roccia sul punto focale doveva venire nascosta dalla crescita di una pianta protagonista che, inizialmente, ipotizzavo essere una pianta a rosetta. Tale disegno prevedeva sulla destra un prato con un elemento riempitivo che doveva essere una Cardamine Lyrata.
Questo sicuramente è un errore formale rispetto al disegno triangolare ma ero convinto che la "leggerezza" di tale pianta non andasse a disturbare il disegno globale.
Col senno di poi posso dire che questo è un errore in quanto la Cardamine con la sua crescita disordinata e non facilmente controllabile è inadatta per un layout formale.


Le piante presenti all'avvio avevano permesso un certo rispetto del layout a triangolo ma si intravedeva un elemento di disturbo visivo: la cerniera del coperchio a destra, quando non è nascosta, è veramente brutta. Per nasconderla ho introdotto la Cardamine e altre piante sul lato destro abbandonando il layout triangolare...


Come si vede dalla foto seguente, a parte la necessità di una potatura il layout è decisamente ad U...


Dalla traccia fatta nella foto la concavità è spostata troppo a sinistra rispetto al punto focale. Questo non è un grosso problema in quanto gli spazi vuoti a destra suggeriscono che una adeguata potatura può bilanciare questo spostamento riportandolo a destra.

Un po più grave è il fatto che la crescita dell' Hemianthus micranthemoides ha coperto l'avvallamento fra le due rocce di destra e spostato il punto focale sull'unica roccia rimasta visibile.


La presenza di altri due punti focali secondari non migliora la situazione in quanto non corrispondono con i punti notevoli della sezione aurea.

A questo punto ho cercato di capire dove lo sguardo dell'osservatore viene guidato durante la visione della vasca. Qui le cose si fanno confuse ...


Lo sguardo viene guidato in varie direzioni sia dai giochi di luci/ombre sia dalla posizione degli steli delle piante che la corrente non indirizza in maniera armonica. In questo caso la parte che necessita di una maggiore revisione è quella di destra.

Infine risulta utile evidenziare i piani della profondità:


Lo sfondo (in blu) è tutto sommato corretto e può essere migliorato con una potatura.

Il primo piano (verde) e il secondo (giallo) in un paio di punti non sono chiaramente identificabili.
In particolare il grosso cespuglio di muschio centrale è stato incluso nel secondo piano, ma poichè le due piante di Anubias sembrano fare parte di un unico "livello", il tronco retrostante aggiunge un piano di troppo rispetto allo sfondo.
Per contro l'eccessiva altezza del cespuglio in questione rende impossibile includerlo visivamente nel primo piano.

Si tratterà di capire quindi se sarà sufficiente una drastica potatura del muschio o se è preferibile l'eliminazione completa del cespuglio che, oltretutto, sembra particolarmente attaccato da alghe filamentose.

In conclusione il layout concavo è quasi irrinunciabile a causa delle antiestetiche cerniere del coperchio.
Le piante sullo sfondo vanno potate per riordinare il layout.
Il secondo piano va rivisto a destra per migliorare i flussi a sinistra per ripristinare il corretto punto focale.
Il cespuglio di muschio in primo piano va completamente riconsiderato.
Per ultimo: manca ancora all'appello un prato nel primo piano...

lunedì 2 novembre 2009

Pulizia Alghe

Due settimane di lotta alle alghe hanno portato dei risultati... le alghe si sono limitate ad aggredire due ciuffi di muschio e non si sono diffuse nella vasca.
La procedura adottata è stata:
- Riduzione di mezz'ora del fotoperiodo.
- Riduzione del 50 % di tutto il protocollo di fertilizzazione e del 75% per i nitrati aggiunti.
- Pulizia approfondita dell'acquario ad ogni cambio d'acqua.
- Aumento del 25% della quantità d'acqua sostituita settimanalmente (da 10+5 l a 10+10l).
- Rimozione manuale delle filamentose.

Per quanto riguarda la rimozione delle filamentose, visto che i muschi avevano quasi raggiunto la superficie, ho colto l'occasione per un colpo di forbice.



Adesso sembrano molto innaturali ma, come ho osservato in altre occasioni, il taglio fortifica notevolmente il cespuglio che non è più soffocato da se stesso.
La potatura dei due cespugli è molto evidente dalle foto che seguono una scattata prima e una dopo il taglio.

Prima


Dopo


Il taglio più evidente è nel cespuglio centrale che risulta più basso di 4-5 centimetri e tagliato di netto in cima.

giovedì 15 ottobre 2009

Sostituzione lampada - alghe

Dopo circa un mese dal cambio della lampada, puntualissime, nonostante tutte le precauzioni sono arrivate le alghe.
Alcune staghorn sono presenti sui margini fogliari delle Microsorum. Solo alcune foglie già rovinate presentano il problema... che ho risolto con la rimozione delle foglie incriminate.
Le classiche filamentose in questo momento sono visibili solo su un cespuglio di muschio.
Il cespuglio, oltretutto, aveva avuto nell'ultima settimana una crescita esponenziale che, erroneamente avevo attribuito ad altri fattori e non all'incremento luminoso.
Ecco lo sviluppo in momenti diversi:

14 Luglio
20 Settembre

10 Ottobre

E' più che evidente come la crescita dell'ultimo mese sia molto maggiore di quella precedente durata 2 mesi. Tale crescita è molto maggiore di quello che le foto fanno percepire sia per il diverso angolo di campo delle stesse sia per il fatto che la parte maggiore della crescita è avvenuta in direzione perpendicolare al piano della foto.

Analizzando bene l'ultima foto si nota, intorno agli steli del muschio, un alone verde che non è dovuto ad un problema di messa a fuoco della foto ma alle filamentose. Il problema si è manifestato in tutta la sue evidenza trè giorni dopo lo scatto.

L'ipotesi discussa con altri acquascapers che il calo delle temperature estive abbia contribuito alla crescita del muschio è a questo punto invalidata. Non mi convinceva comunque molto questa ipotesi in quanto il muschio incriminato è Taxiphyllum barbieri e nel sito Aquamoss (che a mio parere è una buona fonte per l'argomento) si indica chiaramente che tale muschio continua ad avere una buona crescita perfino a temperature eccedenti i 30°C. Temperatura che non ricordo di avere mai superato in acquario durante l' estate scorsa.

Altra ipotesi era che l'aumento di fertilizzazione di Carbonio Organico (Azoo Carbon Plus: 2ml in più alla settimana su 80l netti di acqua) avesse contribuito alla crescita. Tale ipotesi non contrasta con la presenza delle alghe in quanto anch'esse potrebebro avere tratto giovamento dalla maggior fertilizzazione, soprattutto in presenza di una maggiore intensità luminosa.
Per risolvere il problema ho effettuato il solito cambio settimanale accompagnandolo ad una migliore pulizia della vasca. Ho mantenuto la fertilizzazione invariata ed ho ridotto di 30 minuti il fotoperiodo ritardando l'accensione delle lampade al mattino.

martedì 22 settembre 2009

Sostituzione lampada (3)

E' passato quasi un anno dall'ultimo cambio lampade quindi, avendo notato i primi segni di esaurimento del neon, ho provveduto ad acquistare un'altro tubo identico al precedente: Philips Master TL-D Super 80 30W/865 1SL. Non avendo cambiato tonalità ed essendo intervenuto per tempo spero di evitare il problema delle alghe dello scorso anno.
La maggiore luminosità data dal neon nuovo non è visibile a occhio nudo ma le foto a parità di impostazioni della macchina fotografica mi fanno rilevare una luce migliore.





Ho approfittato del fine settimana anche per una potatura decisa sia perchè le piante avevano abbondantemente raggiunto la superficie sia perchè la Cardamine Lyrata stà di nuovo regredendo. Vista la salute delle altre piante e visto che la stessa Cardamine sta producendo piante avventizie sto ipotizzando che la pianta sia soggetta ad una stagionalità vegetativa. Per il momento non trovo riscontro sull'argomento per cui continuerò a cercare informazioni relative.
La vista d'insieme, ora che ho di nuovo creato degli spazi vuoti è sicuramente più armoniosa.



giovedì 3 settembre 2009

IAPLC

A metà Agosto mi è arrivata una lettera da Nigata 新潟市 (JP).



Visto che non ricevo molta posta dal Giappone (e visto che il logo dell'ADA era in bella evidenza) era ovvio che si tratasse dei risultati della partecipazione all' International Aquatic Plants Layout Contest 2009.
L' emozione era molta anche se le attese erano nulle... non mi aspettavo un ultimo posto ma quasi...

All'interno della busta due fogli:


un invito al Nature Acquarium Party che si terrà il 17 Ottobre a Tokyo
東京 e l'attestato di partecipazione con la classifica della mia vasca: 969 su 1342 partecipanti. Un risultato quantomeno incoraggiante che mi spinge a migliorarmi.

Dalla data in cui ho scattato la foto per il concorso la vasca è sicuramente migliorata come si può vedere dalle foto più recenti.



Le piante crescono velocemente anche se non sempre e non tutte sono in forma perfetta. Recentemente per ridurre i rabocchi necessari a causa dellìa maggiore evaporazione, conseguente alle temperature estive, ho aumentato leggermente il livello dell'acqua andando a coprire a metà il tubo di uscita dal filtro.



E' stato così eliminato un salto di circa un paio di millimetri che l'acqua faceva per rientrare in vasca e le correnti si sono spostate in maniera molto evidente all'interno della stessa. La conseguenza di tutto ciò sembra essere che l'Hemianthus callitrichoides, finora stentata, ha improvvisamente preso a crescere. Non è ancora bella da vedersi, ma anzichè continuare a deperire mostra segni di miglioramento... A questo punto mi sorge il dubbio che la velocità o la direzione delle correnti allontanassero parte dei nutrienti dalla pianta.
Escluderei l'ipotesi che il miglioramento sia dovuto a una minore dispersione di CO2 (per minore turbolenza del flusso di rientro) in quanto la somministro principalmente come carbonio organico usando un fertilizzante liquido.
Dovrò comunque verificare eventuali carenze in quanto ultimamente le foglie di Microsorum presentano clorosi apicali notevoli...



venerdì 24 luglio 2009

Potatura

Dopo i contest le piante in vasca hanno avuto una crescita a dir poco esuberante e le alghe sono completamente scomparse. Forse le due cose sono attribuibili all'aggiunta di carbonio organico (Azoo Carbon Plus) che va ad integrare la CO2.
C'è anche da dire che da un paio di settimane ho portato l'aggiunta di PO4 da 0,4 ppm a settimana a 0,6 ppm a settimana. Questi valori, che integrano il PO4 introdotto attraverso il mangime, probabilmente permettono di avvicinarsi maggiormente al target di 1ppm che rappresenta il rapporto ideale con l'NO3 nel Redfield ratio (C:N:P=106:16:1).
La crescita non ha interessato Hemianthus callitrichoides, in primo piano, che ancora stenta a crescere forse per la scarsità di luce.
Ho provveduto comunque ad una buona potatura cercando di dare un po di forma alle piante a stelo. Ne è risultata una vasca comunque più finita e più elegante.



Dopo un anno e mezzo non mi sono ancora deciso riguardo ai pesci. Inizialmente avevo deciso di ospitare una coppia di scalari ma adesso sono sempre più convinto che la vasca non sia grande a sufficienza per ospitare questo tipo di pesci. Ho paura che sofrirebbero per la scarsità di spazio. Stavo pensando di introdurre qualche gourami ma non riesco a decidere.
Nel frattempo mi accontento di qualche foto ai vari tetra presenti... ogni tanto qualche scatto riesce bene.



mercoledì 15 luglio 2009

Spostamento muschio

Pur non avendo aspirazioni da aquascaper, ogni tanto modifico qualcosa per rivalutare esteticamente l'acquario, soprattutto quando un certo dettaglio comincia a non piacermi più.
Da quando ho introdotto i muschi in acquario li ho ancorati ai rami presenti. Alla prima eccedenza ne avevo piantato un ciuffo vicino ad una delle rocce nella speranza che il muschio la ricoprisse almeno parzialmente.
Il ciuffetto è cresciuto parecchio ma vicino alla roccia stonava e nascondeva le piante vicine. Quindi ho deciso di spostarlo sopra la roccia fissandolo leggermente alla stessa (con i suoi stessi steli).





L'effetto è quello di mettere decisamente in evidenza le piante vicine coprendo una area che altrimenti risultava troppo vuota.
Al miglioramento hanno contribuito anche una decisa potatura della Ceratophyllum demersum e la notevole crescita della Cardamine lyrata.

lunedì 13 luglio 2009

Aquatic Scapers Europe 2009 Contest

Sono stati finalmente pubblicati i risultati del ASE 2009.
Purtroppo la maggior parte dei lavori degli italiani in gara sono stati squalificati in quanto le stesse foto erano state iscritte anche all' AAC. Anche se non mi è toccata questa sorte (ho partecipato con foto diverse) trovo la decisione non condivisibile: chi si è iscritto a questo concorso lo ha fatto prima di partecipare all'AAC e in quest'ultimo non era richiesto che le foto fossero originali.
Nel complesso comunque la presentazione dei risultati è migliore di quella dell'AAC sia come impaginazione delle foto, sia per la presenza di un giudizio sintetico.



Il giudizio del mio layout è decisamente corretto: la vasca presentata è ancora più immatura di quella presentata all'AAC. La foto è di quasi un mese precedente e lo sfondo nero rende la foto notevolmente peggiore visto che assorbe ulteriormente la luce e appiattisce l'immagine.
La parte destra della vasca è molto spoglia e il primo piano è quasi inesistente.

Ecco una copia abbellita della foto inviata:


purtroppo nemmeno una cornice adeguata riesce ad abbellirla più di tanto...

giovedì 9 luglio 2009

Cardamine lyrata

A marzo dello scorso anno avevo introdotto nell'acquario una pianta di Cardamine lyrata che, nei mesi successivi, era cresciuta notevolmente fino ad Agosto, quando forse per le alte temperature raggiunte la pianta si è praticamente liquefatta...
Le foglie erano divenute trasparenti e le nuove crescite erano minuscole per cui ipotizzavo anche qualche carenza di nutrienti. Ero riuscito a salvare due o tre steli lunghi un paio di cm con ancora qualche minuscola foglia attaccata.
La mia speranza era che, con il calo delle temperature (l'acquario d'inverno è termostatato a 24°C) e il ripristino del corretto equilibrio la pianta si riprendesse.

La ripresa, in parte c'è stata, dai rametti salvati se ne sono prodotti di nuovi (getti laterali), le foglie si sono ingrandite leggermente, ma le piante non crescevano in lunghezza rimanendo basse e comunque con un aspetto misero.

Lo scorso mese al rialzarsi delle temperature le varie piante hanno improvvisamente ripreso a crescere e adesso hanno abbondantemente raggiunto la superficie.



Visto che quest'anno non abbiamo ancora avuto molte giornate calde (la temperatura dell'acquario non ha ancora superato i 27,5 °C) resta il dubbio di cosa accadrà quando arriveranno le alte temperature...


venerdì 26 giugno 2009

Acuavida Aquascaping Contest 2009

Lo scorso 21 giugno sono stati pubblicati i risultati dell' AAC al quale ho partecipato.
Il primo e il secondo posto assoluti sono andati a due italiani e la cosa mi ha reso immensamente felice. Ancora di più perchè ho avuto modo di scambiare, con alcuni dei partecipanti, delle opinioni sui rispettivi lavori.
La mia vasca non si è piazzata all'ultimo posto e questo è già un bel risultato.



Essendo ben cosciente che l'acquario era assolutamente immaturo e non pronto per un concorso ho voluto partecipare per puro divertimento... il 116° posto su 150, (44° su 51 nella categoria acquari di taglia media) quindi è per me un risultato grandioso.




Sono dispiaciuto di essere arrivato ultimo fra gli italiani in gara, ma visti i lavori degli altri connazionali devo dire che i giudizi sono stati assolutamente corretti.
La foto utilizzata per il contest spagnolo è molto simile a quella inviata al contest dell'ADA anche se quest'ultima era migliore. Visto che oramai la prima è stata pubblicata ne ho fatto una versione un po elaborata: ho tagliato l'alone superiore dato dal neon e ho inserito una cornice. Mi sembra che il risultato estetico sia migliore rispetto allo scatto originale...



A fine mese dovrebbero arrivare i risultati anche del contest dell'ASE, vedremo se ci saranno opinioni diverse visto che ho partecipato con un immagine diversa (purtroppo peggiore). La grande attesa comunque è per il contest dell'ADA...qui le speranze di avere pareri favorevoli sono ancora più basse (anche se la foto era la migliore delle tre), ma resterà la soddisfazione di avere partecipato.

mercoledì 27 maggio 2009

Contests

Tra l'inizio e la fine di maggio hanno chiuso le iscrizioni ben tre contests internazionali di aquascaping tra i quali anche l'ADA International Aquatic Plants Layout Contest 2009.

Il mio acquario non è stato progettato nell'ottica di partecipare ad alcuno di questi concorsi anche perchè nella sua filosofia il progetto si avvicina non tanto ad un concetto di "aquascape" quanto a quello degli acquari "naturali" del primo Amano. Speravo comunque un giorno di poter avere un acquario degno dell'iscrizione all'ADA se non altro perchè per farlo avrei avuto bisogno di un acquario all'altezza della cosa.

Visti gli enormi miglioramenti compiuti dalla vasca negli ultimi due mesi mi sono comunque lasciato tentare e alla fine dello scorso mese mi sono iscritto all'Aquatic Scapers Europe International Contest 2009 non tanto con la speranza di vincere qualcosa, quanto con la voglia di confrontarmi con qualche onesta critica sul mio acquario.
Alla chiusura del concorso mi sono accorto che dall'Italia sono arrivate solo 6 iscrizioni su 117:


Un numero di partecipanti decisamente basso dal nostro paese...

La cosa è stata notata e ripresa in una discussione sul forum di Aquagarden dove ho raccolto l'invito a partecipare anche agli altri due concorsi in chiusura: L' ADA




e l' Acuavida Aquascaping Contest 2009 con la constatazione che nel frattempo l'acquario era ulteriormente migliorato e gli scatti erano riusciti meglio dei precedenti.

Quando ho ricevuto la mail di conferma dell'iscrizione all'ADA non riuscivo a credere di essermi veramente iscritto...

Chiaramente le foto con le quali si partecipa non possono essere pubblicate ma posso riportare i dati con i quali mi sono iscritto e una foto recente (laterale):

Titolo dell' aquascape:
Alveus Fluvialis
Misure: 100x30x40
Capacità: 120 l

Piante:
Anubias barteri var. nana
Alternanthera reineckii
Cardamine lyrata
Ceratophyllum demersum
Hemianthus callitrichoides
Hemianthus micranthemoides
Limnophila sessiliflora
Microsorum pteropus
Taxiphyllum barbieri

Pesci e invertebrati:
9 Caridina multidentata (Caridina japonica)
8 Paracheirodon axelrodi
2 Hyphessobrycon herbertaxelrodi
Physa marmorata
Planorbis spec.

Decorazioni: 3 stones, 2 woods
Illuminazione: 1 Philips Master TL-D Super 80: T5 30W/865 10h/day
Fertilizzazione: Weekly: Sera florena, kent Pro-Plant, PO4 (DIY solution), Daily: JBL Ferropol 24, K2SO4 solution
CO2: DIY Yeast CO2
Fondo: Akadama (medium size), Tetra initial stiks
Note: Tank started on 2008 Feb 04 - it's a long term project.


L'unica precisazione doverosa è che al momento della partecipazione all'ASE l'Althernanthera non era presente in acquario in quanto tutte le piante della specie erano notevolmente deperite.




lunedì 11 maggio 2009

Carbonio organico

Dopo avere quasi completamente sconfitto le alghe nell'acquario riequilibrando i nutrienti, mi sono posto il problema di eliminare quelle rimanenti (quasi esclusivamente staghorn) e di migliorare la salute delle piante che, per quanto in ripresa, non erano ancora al massimo.

Vari siti come ad esempio il blog
mralgae indicano come possibile causa di tali problemi il basso livello di CO2.

Effettivamente il mio sistema a lievito per la generazione della CO2, per quanto lo consideri un sistema valido, non permette di spingere a piacimento la quantità di CO2 erogata. Inoltre soffre di fluttuazioni dovute ai tempi di innesco e di esaurimento dei lieviti.
Non essendo convinto dell'acquisto di un sistema pressurizzato (anche per la scarsa illuminazione di cui dispone l'acquario che, comunque, è un fattore limitante) mi sono preoccupato di trovare un sistema diverso per fornire carbonio alle piante.
Coincidenza vuole che nel negozio dove di solito mi rifornisco fosse appena arrivato il Carbon Plus della Azoo.



Ho iniziato ad utilizzarlo da una settimana e la prima conseguenza visibile è stato il notevole pearling mostrato dalle piante in particolare dalla Limnophila



e dalla Microsorum



inoltre, dopo una settimana gli steli della limnophila si sono irrobustiti in maniera notevole:



Le staghorn stanno (molto lentamente) regredendo ma ancora non sono scomparse...

Un paio di scatti

A volte gli ospiti dell'acquario si fermano quel che basta per fare una foto decente...

Ecco una Physa marmorata a pelo d'acqua:




Ed un primo piano ad una Caridina Multidentata (Caridina Japonica):



venerdì 3 aprile 2009

Physa

Assieme alle piante di Althernanthera sono arrivate nell'acquario delle lumachine del genere Physa.
Probabilmente non ero riuscito a ripulire adeguatamente le piante e qualche uovo è sopravissuto.
Hanno una conchiglia bellissima e non sembrano riprodursi molto velocemente per cui ho evitato di eliminarle.

Sul sito http://www.vergari.com/ si trovano delle informazioni sulla specie che riporto di seguito:
"La famiglia Physidae è originaria dell'Europa, Asia settentrionale, America centrale e Africa occidentale.
Sono generalmente accettati 4 generi: Physa, Physella, Aplexa (Europa, America, Asia e Africa) e Stenophysa (America centrale).
Le lumache di questa famiglia hanno sia la conchiglia sinistrorsa (con le spire che si svolgono verso destra) che il corpo sinistrorso (apertura del polmone verso sinistra) e il bordo del mantello con due lobi che abbracciano la conchiglia ai due lati destro e sinistro del corpo. Questa estensione del mantello allarga la superficie del corpo; probabilmente per accrescere lo scambio di O2 e CO2 (una sorta di funzione branchiale), che rende possibile a questi polmonate di rimanere sommerse per periodi più lunghi.
Queste lumache depongono uova trasparenti che vengono incastonate in un solido ammasso gelatinoso, attaccato a piante, rocce o altri oggetti.
Le dimensioni delle lumache della famiglia Physidae varia da 13 mm. (Physa fontinalis ) a 20 mm. (Physa acuta )."

Da alcune foto trovate sul web ho identificato quelle del mio acquario come
Physa marmorata:

Nome scient.: Physa marmorata
Origine: Europea
Dimensioni: 6 mm
Temperatura: 0 - 25°C
Ph: 7 - 7.2
Comportamento: Pacifico.
Alimentazione: Onnivora, detritivora

Note: può diventare infestante se trova cibo abbondante

Ecco una foto di un esemplare:


venerdì 27 marzo 2009

Ceratophyllum demersum

La Lilaeopsis è completamente implosa... penso per la scarsa luce. L'Althernanthera non sembra avere sorte migliore quindi quando mi è stato regalato uno stelo di una piantina un po' meno esigente l'ho accettato di buon grado.

Ecco alcune informazioni raccolte qua e la su internet:
Ceratophyllum demersum: Tropica No. 021
Famiglia: Ceratofillacee.
Origine: Cosmopolita
Lunghezza: 5-200 cm.
Temperatura: 10-30°C
pH: 6.00 - 9.00
Illuminazione: intensa
Crescita: veloce
Riproduzione: talea
Difficoltà: facile
Moltiplicazione: per talea

Descrizione: Pianta erbacea perenne sommersa, munita di fusti ramificati e molto fragili, articolati; foglie sessili in verticilli, multifide in lacinie filiformi; sono raggruppate a sei o dodici con una lunghezza singola variabile dagli 8 ai 40 mm di lunghezza, e possono essere semplici o biforcate. I fiori raggiungono come massima i 2 mm di lunghezza e sono difficilmente notabili in quanto i loro petali hanno una colorazione verde come il resto della pianta,fiori solitari all'ascella delle foglie, quelli maschili in alto,quelli femminili in basso.
Il frutto consiste in una noce di 4–5 mm di lunghezza, solitamente con tre spine, due basali ed una apicale, per un totale di 1–12 mm di lunghezza.

Cresce in prevalenza in acque immobili o poco mosse, in stagni od acquitrini con una temperatura estiva di 15-30 °C ed uno status nutriente molto ricco.

Richiede cure costanti, regolari fertilizzazioni, CO2 ed acqua limpidissima.

Sovente è utilizzata per ossigenare acquari , è una pianta che ama fluttuare liberamente in superficie piuttosto che rimanere ancorata al substrato. Non possiede radici ma può anche essere ancorata ad un sasso senza bisogno
di interrarla.

Questa pianta è veramente efficace contro la lotta allo sviluppo delle alghe, dato che si nutre delle stesse sostanze nutritive e produce delle sostanze nocive che frenano il loro sviluppo.

Ecco lo stelo regalatomi che compare in mezzo alle piante di Limnophila:



lunedì 9 marzo 2009

Rifacimento primo piano

Il tentativo di rallentare il flusso del filtro per miglirarne l'efficienza è fallito nel giro di due giorni. Le piante mostravano un notevole peggioramento per cui ho ripristinato quello che ormai ritengo il livello ottimale.

La Lilaeopsis, che sembrava essere la pianta in migliori condizioni è decisamente peggiorata: foglie piccole, scure, piene di alghe (staghorn). Ne ho rimossa la maggior parte (a sinistra) per fare posto all' Hemianthus Callitrichoides, che sembra riprendersi, e tagliato a raso quella restante (a destra).

Vista la ripresa della Calli ne ho acquistato un nuovo vasetto per vedere se questa volta riesce ad avviarsi meglio.

Ho rimosso tutte le alghe e ripreso a fertilizzare a pieno ritmo sia con la fertilizzazione settimanale, sia integrando giornalmente Fe e K. Non si notano segni di alghe (a parte le staghorn) e le piante sembrano migliorare.

martedì 17 febbraio 2009

Staghorn

Le filamentose sembrano ormai scomparse. Le piante sono in ripresa ma le staghorn rimangono.
Oltre che su alcune foglie di microsorum sembrano particolarmente diffuse sulle foglie di lilaeopsis.


Per rimediare a queste alghe sto provando a migliorare l'efficienza del filtro biologico rallentando il flusso attraverso il filtro e cambiando la direzione del getto d'uscita con l'aggiunta di un tubicino di gomma. La migliore efficienza del filtro, una volta trovato il range ottimale di velocità di attraversamento da parte dell'acqua, dovrebbe diminuire l' NH a favore dell' NO3. Ciò dovrebbe sfavorire ulteriormente le alghe a favore delle piante .

Ho ridotto anche leggermente il dosaggio del potassio in quanto noto che i muschi sembrano "bruciacchiati" e rimane lo stelo in evidenza con poche foglie sulla cima.

Nell'insieme comunque l'acquario è notevolmente più gradevole del mese scorso.