martedì 17 febbraio 2009

Staghorn

Le filamentose sembrano ormai scomparse. Le piante sono in ripresa ma le staghorn rimangono.
Oltre che su alcune foglie di microsorum sembrano particolarmente diffuse sulle foglie di lilaeopsis.


Per rimediare a queste alghe sto provando a migliorare l'efficienza del filtro biologico rallentando il flusso attraverso il filtro e cambiando la direzione del getto d'uscita con l'aggiunta di un tubicino di gomma. La migliore efficienza del filtro, una volta trovato il range ottimale di velocità di attraversamento da parte dell'acqua, dovrebbe diminuire l' NH a favore dell' NO3. Ciò dovrebbe sfavorire ulteriormente le alghe a favore delle piante .

Ho ridotto anche leggermente il dosaggio del potassio in quanto noto che i muschi sembrano "bruciacchiati" e rimane lo stelo in evidenza con poche foglie sulla cima.

Nell'insieme comunque l'acquario è notevolmente più gradevole del mese scorso.



giovedì 12 febbraio 2009

Filamentose scomparse

Agli inizi di' ottobre, notando un fermo nella crescita delle piante ed un calo della luminosità del neon di serie, che aveva 10 mesi di vita ho deciso di sostituirlo.
Sono passato da un anonimo neon con tonalità rosata ad un Sylvania 6500K ed il giorno dopo sono comparse alghe filamentose in quantità industriale.L'acquario era sempre stato esente da alghe se non quel minimo di puntini sui vetri e le muffe in avvio.

Come da manuale ho sospeso le fertilizzazioni ed effettuato una serie di cambi d'acqua ravvicinati con relativa pulizia manuale. Questo ha stabilizzato la situazione per cui le alghe non aumentavano più a vista, ma non tendevano nemmeno a regredire.

Mi è stato suggerito di cambiare il neon con un 865 o 965 della Philips. Sono riuscito a trovare un 865 e in capo ad alcuni giorni le piante sembravano giovarne leggermente ma le alghe ancora di più.
Nel frattempo era passata più di una settimana e avevo provato a riprendere la fertilizzazione dei micro ma ad ogni tentativo le alghe ripartivano in quarta.

Ho fatto quindi una serie di tentativi fra cui diminuzione del fotoperiodo, aumento dell'ossigeno, uso della paglia nel filtro, etc. senza risultati.

Siamo arrivati a dicembre e dopo avere letto un articolo sul Redfield Ratio ho deciso di fertilizzare con PO4. Dopo alcune ore le filamentose erano regredite. Le piante in ripresa visibile. La settimana dopo sono comparse delle
staghorn e dopo un'altra giornata, in alcuni punti, dei cianobatteri.

Ho sospeso di nuovo tutto e, visto che le filamentose erano saldamente ancorate al fondo di akadama, ho tentato di rimuovere parte del fondo (la superficie) e sostituirla con akadama presa dal sacco. La cosa ha funzionato e
in quelle aree le filamentose non si presentavano più.

A metà gennaio mi sono deciso ad aggiungere nuove piante raddoppiando di fatto la superficie piantumata. SI sono viste delle migliorie e un leggero regresso delle filamentose.

A quel punto dopo essermi riletto tutto lo scibile sulle alghe tre settimane fa ho tentato una mossa decisiva: ho
rimosso ogni granello di sporco dall'acquario, pulito le spugne, rimosso le foglie morte, tolto manualmente ogni indizio di alga, etc. Quattro ore di pulizia a fondo. Ho continuato fino al sabato successivo con questo metodo e poi al sabato ho fertilizzato normalmente.

Miracolo: domenica mattina l'acqua era trasparente come non mai. Nessuna traccia di filamentose. Qualche staghorn sulla punta delle piante più in difficoltà e le macchiette di ciano in regressione.

Alla domenica ho aggiunto 5 Caridina Japonica (alle 4 che avevo) che hanno dato il colpo di grazia alle alghe.


Ad oggi le filamentose sono scomparse. I cianobatteri stanno regredendo. Le staghorn resistono ma sono sotto controllo. Alcune piante sono leggermente sofferenti ma sembra che, aumentando la fertilizzazione, pian piano si riprendano.