venerdì 27 novembre 2015

Echinodorus quadricostatus "magdalenensis"

Dopo  Hemianthus callitrichoides, Utricularia graminifolia,e Lilaeopsis  ho aggiunto l' Eleocharis parvula alla lista dei fallimenti per un primo piano decente.
Tutte queste specie, dopo un apparente attecchimento iniziale, sono state progressivamente soffocate dalle diverse alghe. Trattandosi di piante con steli molto sottili i tentativi di liberarle dalle alghe non hanno fatto altro che accelerare la loro scomparsa.

In questo caso il problema è stato accentuato da una serie di problemi iniziati dalla radice che avevo introdotto lo scorso novembre e che, all'inizio delle estate, ha iniziato a marcire riempendosi di alghe (in particolare BBA).
Dopo la sua rimozione l'acquario, che già era svuotato del suo elemento principale,   ha subito un ulteriore infestazione da parte di un'alga che non era mai stata presente in precedenza e che ho identificato come Cladophora crispata.

Ulteriori pulizie hanno portato quindi all'eliminazione quasi totale delle piante, ad una sostituzione di parte del materiale del fondo.

Con pazienza ho iniziato ad allargare le poche piante rimaste e dopo una pulizia approfondita ho spaccato una delle rocce rimosse a novembre per distribuirne i piccoli pezzi in vari punti. Lo scopo era quello di riempire un po' i vuoti e di farlo dando un estetica più naturale al tutto.

A questo punto ho rinunciato all'idea di un pratino in primo piano e mi sono orientato verso l' Echinodorus quadricostatus "magdalenensis" che è considerata una pianta facile e a crescita e diffusione rapide.


Ho raccolto alcune informazioni da varie fonti:

Echinodorus quadricostatus "magdalenensis",  Tropica No. (068)


Famiglia: Alismataceae
Provenienza: Sud America (Colombia)

Dimensioni:
Altezza: 5-15 cm
Larghezza: 10-15 cm

Valori dell'acqua:
Temperatura: 18-28°C
Durezza: tenera-media
pH: 6 - 8

Caratteristiche:
Crescita: Veloce
Luce: Bassa
CO2: Bassa
Difficoltà: facile

Si conoscono 3 varietà di Echinodorus quadricostatus che differiscono per l'habitat e per i semi.
La varietà Echinodorus quadricostatus "magdalenensis" è una bella pianta molto adatta da primo piano, di colore verde-chiaro, che crea un bel contrasto con le piante di colore verde-scuro presenti in acquario. Il nome è derivato dal suo ambiente naturale, il fiume Magdalena in Colombia.
La foglia spadata è larga 0,5 - 1 cm
Si tratta di specie spermatofite ma i fiori piccoli e bianchi si sviluppano solo al di sopra della superficie dell'acqua. In acquario ssi riproduce per via vegetativa - dalle propaggini ( germogli laterali ) . E' possibile tagliare il germoglio laterale quando piantina ha messo radici .Solitamente la pianta produce diramazioni ogni 5-10 cm sul fondo dell'acquario e le nuove piante si sviluppano molto presto. La pianta madre trasferisce molte delle proprie energie alle nuove piante e se la connessione viene tagliata, la pianta madre cresce in modo vigoroso. 


La pianta da me acquistata si presentava in buone condizioni con un paio di propaggini già sviluppate.
In realtà una volta estratta dal vasetto le piante si sono rivelate essere due di cui una con due propaggini di buona grandezza(che ho seprato immediatamente) e una con una propaggine piccola in fase di sviluppo.
Ho quindi ottenuto 4 piante con un solo acquisto...
Spero in una crescita relativamente rapida in modo da poterle distribuire su tutto il primo piano.


lunedì 2 febbraio 2015

Eleocharis parvula

Continuando il rinnovamento dell'acquario ho deciso di riprovare a creare un prato di primo piano.
L'idea è presente fin dal progetto iniziale ma i precedenti tentativi con Hemianthus callitrichoides, Utricularia graminifolia,e Lilaeopsis sono clamorosamente falliti probabilmente a causa della luce troppo scarsa.

Dopo aver cercato una pianta meno esigente per il primo piano ho deciso di ordinare un vasetto di Eleocharis parvula. Il mio commerciante di fiducia mi ha fatto arrivare una confezione della Anubias in cui la pianta è immersa in gel di coltivazione che va adeguatamente sciacquato.

La confezione, molto elegante riporta i dati delle condizioni ideali di coltivazione


 e contiene un fitto insieme di piantine il cui volume è più o meno equivalente a quello dei tradizionali vasetti.


Come da raccomandazioni ne ho ottenuto una serie di ciuffi che ho piantato, un po' distanziati fra loro, in un'area appositamente liberata nell'acquario.



L'idea è di allargare la superficie dedicata una volta verificato che le piante attecchiranno in maniera adeguata.




Come per altre piante riporto una scheda ottenuta cercando i dati da più fonti possibile:

Eleocharis parvula, Tropica No. (132C)

Famiglia:  Cyperaceae
Genere: Eleocharis
Nomi comuni: giunchina piccina o giunchina minuscola
Provenienza: Europa e Africa, diffusa anche in qualche zona del continente Americano. In italia è presente in Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna.

Dimensioni: Altezza massima 15cm
Altezza media: 5-10 cm.
Larghezza media: 8-10 cm.

Valori Dell'acqua:
Temperatura: 10-28°C
Ph: 6-7,5 (8.0 secondo alcune fonti)
Gh: 6-20 (5-15°dGH secondo alcune fonti)

Luce: Illuminazione da moderatamente intensa ad intensa

Moltiplicazione: Tramite stoloni

Morfologia:
piccola pianta aghiforme a rosetta. In condizioni idonee stolona e produce nuove piantine con sorprendente rapidità, andando in breve tempo a colonizzare tutto il fondale. L'altezza massima in acquario dipende dalle condizioni  di luce, e può variare da 2 a 10 cm.


Può essere facilmente confusa con la sorella maggiore Eleocharis acicularis. Una volta adattata alla sommersione invece sarà praticamente impossibile confonderla con la E. acicularis, prorio per la netta differenza di lunghezza delle foglie (maggiore in E. acicularis e minore in E. parvula).

Caratteristiche:
Pianta palustre adattabile sia a coltivazione emersa che sommersa. Prolifera lentamente tramite stoloni sotterranei, va coltivata in folti gruppi con i quali è possibile creare pratini.

Necessita di una fertilizzazione perlopiù del substrato.

E' consigliabile piantarla in un substrato sabbioso o a grana fine per evitare la rottura delle fragili radici.

Va piantata in piccoli ciuffetti posti a distanza tra loro.

Per far si che cresca bassa e che metta gli stoloni che portano alla formazione di un vero e proprio prato in acquario, necessita di un'illuminazione intensa e di un'abbondante erogazione di CO2.


Posizione In Acquario:

adatta alla zona anteriore della vasca e/o per attorniare la base di gruppi rocciosi. In allestimenti in stile "Iwagumi" viene spesso usata per coprire l'intera superficie piantumabile dell'acquario.


Modalità di Riproduzione:

in natura si riproduce grazie a minuscole infiorescenze prodotte in emersione, evento pressochè impensabile in acquario, ove l'unico modo per riprodursi è la stolonatura o, volendo, il taglio e lo spostamento di porzioni di stolonatura. Sotto un'illuminazione intensa consiglio di potare frequentemente questa pianta, con forbici specifiche a punta curva ben affilate, la pianta reagirà rapidamente producendo foglie sempre più piccole, otterrete così una crescita più compatta e densa.





lunedì 26 gennaio 2015

Nuova Lampada

Quest'anno ho ritardato il cambio lampada, un po' perché indeciso su quale lampada usare, un po' perché ero impegnato nel pensare alla revisione completa dell'acquario.

Dopo aver sfruttato la prima lampada in dotazione dell'acquari, per le sostituzioni successive ho sempre scelto la Philips TLD 865 con risultati, tutto sommato adeguati. Chiaramente il limite di avere un solo neon da 30W è evidente quando si tenta di coltivare piante più esigenti.

Di recente ho avuto occasione di vedere un acquario che montava una lampada con una forte dominante azzurra che rendeva l'acquario innaturale ma rilassante. Ho cerato quindi di capire se potevo alzare leggermente la temperatura di colore della lampada senza arrivare ad avere una resa così innaturale.
Prendendo spunto dal fatto che Takashi Amano ha sempre suggerito lampade da 8000°K ho provato a cercare nei cataloghi una lampada da 7500-8000°K. Ho scoperto che Philips non propone nulla con quella gradazione se non delle lampade Food.

Cercando e ricercando comunque ho trovato un ottima offerta per una lampada per acquari da 7500°K ed ho finito per acquistarla.
La lampada è una Haquoss Solarmax T8 che risulterebbe prodotta da Acquarialand ma in realtà é un prodotto cinese rimarchiato.

Nel sito Acquarialand non sono disponibili molti dati tecnici se non che si tratta di un trifosforo di cui, dallo striminzito grafico disponibile, non si riesce a capire la resa spettrale.


Una volta installata comunque la lampada ha dato una buona resa luminosa ed è visivamente gradevole anche se non si riesce a cogliere ad occhio nudo una gran differenza con la tonalità della 865.

Ecco un paio di scatti  presi alla luce della uova lampada: